Dalle bottiglie di vino alle etichette: nuove tendenze nel collezionismo enologico

Collezionare vino, sai è, sempre stata una cosa che ha un certo fascino. Non è solo il vino in sé ma proprio l’idea di avere qualcosa di unico che racconta una storia. C’è sempre stato qualcosa di affascinante in questa passione. Il vino è qualcosa che è stato creato con cura fatica e soprattutto dedizione.

Però c’è un punto dove tutto questo cambia, dove il vino smette di essere solo una cosa da bere e comincia a diventare un vero e proprio oggetto da collezionare. Non solo per la qualità del vino, ma anche per la bottiglia, per l’etichetta, per la forma in cui è stato riposto. Ti viene da pensare “è solo una bottiglia di vino”, ma oggi non è più così.

La passione per il vino è cambiata e se un tempo si parlava solo di annate particolari o bottiglie rare, oggi il discorso è più ampio si parla di come un vino possa essere appunto un oggetto da collezione. E non solo per la rarità, ma anche per l’estetica, per la storia che c’è dietro ogni bottiglia.

Le etichette da collezione

Ti ricordi quando 100 anni fa, possedere una bottiglia di vino raro era un segno di prestigio? E sinceramente c’era pure un po’ di snobismo nell’aria ma all’epoca non c’era molta attenzione sull’aspetto della bottiglia, sull’etichetta. Sì certo esistevano dei vini che facevano parlare di sé per la qualità ma la forma, l’aspetto esterno?

Mica tanto. Ora le cose sono diverse ormai non basta più dire questo è un buon vino, no il vino deve raccontare una storia anche attraverso l’aspetto. Ed è proprio qui che subentra il centro del nostro discorso: le etichette oggi sono diventate vere e proprie opere d’arte, è come se ogni bottiglia fosse un oggetto di design.

Non si guarda più solo alla qualità del vino ma anche a come è confezionato, a come si presenta ed è proprio questo che ha dato il via a un cambiamento epocale nel mondo del collezionismo di vino. In passato il collezionismo divino si basava esclusivamente su rarità e annate storiche.

Le vendita di vino all’asta

Se avevi una bottiglia da un’annata leggendaria o magari un’etichetta rara, sapevi che avevi tra le mani un vero tesoro. Ma adesso il discorso si è spostato. L’aspetto estetico, il design dell’etichetta, la forma della bottiglia, tutto è diventato importante. La passione per il vino si è evoluta in qualcosa di più.

Non si tratta più solo di gustare ma anche di possedere qualcosa di unico che ha un valore che va oltre il semplice contenuto e questo cambiamento ha creato nuove dinamiche nel mercato. Parliamo di vendite all’asta, per esempio, ogni volta che una bottiglia rara finisce in asta è come se scattasse qualcosa nel mondo del collezionismo.

C’è una frenesia che riguarda non solo il vino ma anche l’oggetto in sé. Una bottiglia rara con una grafica interessante può arrivare a valere molto di più di una bottiglia di vino di alta qualità ma con un design poco accattivante, è tutto un altro mondo quello che si è creato. Il vino è diventato appunto un prodotto da collezione.

I designer e le cantine

E in questo mercato i designer e le cantine se la giocano per creare bottiglie che siano dei veri e propri pezzi unici. Ogni bottiglia è pensata per colpire l’occhio per attrarre chi la guarda. Le etichette non sono più solo scritte con informazioni sul vino, ma diventano vere e proprie creazioni artistiche.

C’è una vera e propria competizione, insomma, tra chi riesce a creare l’etichetta più originale, più intrigante. Se pensiamo a come nel mondo della moda ci si sfida a chi ha l’accessorio più originale, qui è lo stesso. Il vino non basta più, serve anche una bottiglia che colpisca che faccia la differenza.

Poi c’è anche l’aspetto grafico delle bottiglie che ormai ha preso piede in modo importante. Non è solo una questione di estetica ma di identità, c’è un mondo che gira attorno a come una bottiglia di vino si presenta, a come può essere riconoscibile anche solo guardando la sua etichetta. Non è più solo una questione di quello che c’è dentro ma anche di quello che vedi all’esterno.

Per concludere

La bottiglia di vino è diventata un oggetto che racconta una storia, che fa parte di un’immagine che dice qualcosa di chi lo beve. Le cantine lo hanno capito oggi non si accontentano più di creare un vino buono ma cercano di farlo diventare qualcosa che sia un piacere anche da guardare.

Le etichette sono sempre più curate con l’aiuto di designer famosi e ogni bottiglia sembra essere pensata per attrarre chi non si accontenta del solito vino. La forma, il materiale, la carta, le tecniche di stampa… tutto gioca un ruolo fondamentale nel far sì che una bottiglia di vino non sia solo un prodotto da consumare, ma un oggetto che possa arricchire una collezione.

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